Ultimamente mi è stato chiesto se esiste una checklist, cioè una lista delle cose da spuntare, per quello che riguarda la SEO on-page di un sito web!?!
La risposta a questa richiesta è “si c’è una checklist per il controllo della SEO on-page” ed ecco che in questo post ve la vorrei mostrare anche a voi.
Va anche detto che non basta solo la tecnica della SEO on-page per il posizionamento del vostro sito nelle SERP dei motori di ricerca, ma ci sono anche tecniche di SEO off-site, ma questo argomento andremo a studiarlo un giorno con molta calma e in modo molto dettagliato.
Proprio per darvi un senso tra SEO on-page e SEO off-site, posso dirvi che nel caso della SEO on-page si va a mettere le mani su tutte le pagine e tutte quelle parti che compongono il sito, mentre nel caso del SEO off-site si va a mettere le mani su tutte le tecnologie che vanno ad agire sul vostro progetto web dall’esterno.
Adesso che abbiamo capito un pò quello che c’è dietro, andiamo a vedere che cosa dovete controllare prima di mettere una pagina o un post on-line. Va anche detto che questa lista potete utilizzarla per andare a migliorare le pagine e i contenuti già pubblicati.
Partiamo proprio dal titolo, questo perché è quello che gli utenti leggono e trovano appena fanno una ricerca attraverso un motore di ricerca. Quindi quando si parla di tag title si parla di uno degli elemento più importanti in chiave SEO on-page.
Cosa molto importate da tenere conto, è il fatto che il testo del tag title non deve superare i 57 caratteri e tra le altre cose deve anche contenere la keyword principale dell’argomento e della pagina che si sta scrivendo oppure aggiornando.
Un’altra cosa da dire sulla keyword principale e il tag title, è consigliabile posizionare la keyword il più possibile all’inizio del titolo.
Va detto che i tag H1 ed H2, essi vengono definiti anche tag di intestazione e vengono usati come TITOLO e SOTTOTITOLO introduttivo di un paragrafo.
Ecco che quando si vuole mettere in pratica un’ottimizzazione SEO on-page è di vitale importanza l’utilizzo corretto dei tag H1 e H2 per aiutare i motori di ricerca a capire di cosa stiamo parlando.
Come utilizzarli:
<H1>Parola chiave + testo </H1>
<H2>Testo + Parola chiave alla fine</H2>
Ecco un esempio pratico:
<H1>Camere in affitto a Venezia e Cavallino-Treporti</H1>
<H2>Informazioni e Prezzi di Camere in affitto </H2>
Dopo il tag title, passiamo a un secondo punto interessante e allo stesso tempo utile sia per realizzare un contenuti di qualità, ma anche per generare un contenuto gradito dai motori di ricerca.
Dovete sapere che tutti i giorni e quasi con qualsiasi azione generate tutti i giorni nel vostro sito o il blog create i così detti link interni e che collegano tra di loro i vari contenuti.
Quindi creare una pagina o un post con una struttura molto ben leggibile sia da parte dei utenti e anche da parte dei motori di ricerca, è una cosa molto importante. Quindi riuscire a inserire collegamenti a questi contenuti che avete già generato in passato è molto importante.
In più dovete considerare che i contenuti verranno indicizzati con molta più probabilità, in quanto gli spider dei motori li troveranno più facilmente tutti i contenuti da voi generati e realizzati.
Visto che abbiamo iniziato l’argomento link, continuiamo con quelli esterni. Si perché è molto importante i siti web che vengono linkati all’interno di una pagina o un post. Questo perché il sito linkato potrebbe essere un progetto che fa spam o contenuti malevoli. Diciamo che il rischio principale è quello di essere penalizzati dai motori di ricerca.
Quindi cercate di linkare siti web che hanno una certa fama e soprattutto sono aggiornati con frequenza.
Parlando sempre di link e del loro utilizzo, è molto importante controllare se i collegamenti con i vostri contenuti interni al progetto e anche quelli che portano all’esterno del vostro progetto web.
Quindi ogni tanto andate a riguardare e aggiornare gli articoli o le pagine del vostro progetto web controllando se tutti i link interni e link esterni sono ancora funzionanti, e che puntino alle risorse che indicate all’interno del contenuto
La velocità di caricamento di una pagina può influire sul suo posizionamento nella SERP dei motori di ricerca, ed ecco che uno dei fattori principali di rallentamento di una pagina è molto spesso l’immagine o le immagini che sono presenti all’interno del contenuto.
Quindi in questo caso dovete cercare di ottimizzare il più possibile il peso delle immagini. Per fare questa cosa potete utilizzando dei plugin, dei tool come PhotoShop e GIMP oppure utilizzare servizi on-line come resizeyourimage.com
Visto che parliamo di immagini perché non parlare del tag alt text.
Questo perché il tag alt text può aiutarvi nel posizionare meglio un vostro contenuto nei motori di ricerca. Per esempio quando qualcuno utilizza Google Immagini per ricercare una determinata informazione, può arrivare da voi grazie ad un’immagine.
Quindi “le immagini valgono più di cento parole“, però mettere il tag alt text giusto alle immagini può aiutarvi a farvi trovare.
Nota importante:
Quando scrivere il testo nel tag alt text evitate di mettere cose del tipo:
È molto più corretto scrivere nei tag alt text cose così:
In questi caso sorge una domanda, cioè: “scriviamo per i nostri lettori oppure per i motori di ricerca?”
Domanda più che legittima, però la risposta giusta è: per entrambi.
È molto importante riuscire a generare un contenuto di qualità, quindi una pagina o un post, che sia di facile lettura per i vostri lettori e allo stesso tempo anche per i motori di ricerca.
Questo significa che vi dovete sforzare di far capire ai motore di ricerca il tema trattato nella pagina o nel vostro articolo. Quindi è importante ricordarvi che non esiste solo la focus key o parola chiave, ma dovete cercare di usare anche sinonimi della parola chiave, così come anche i plurali la dove c’è la possibilità, così come fare la differenza tra il genere maschile e femminile, etc.
Insomma Google e i tutti gli altri motori di ricerca capiscono benissimo di quello che stai parlando, ma se tu dai loro solo principalmente solo la focus key, loro ti ignorano e ti mettono la da qualche parte nella SERP.
Questa è una bellissima domanda e un argomento importante per il posizionamento e il miglioramento SEO on-page. Va detto che i contenuti lunghi hanno molta più probabilità di essere posizionati rispetto a quelli più corti.
Per esperienza personale ho visto che con almeno 400 parole, immagini e link si ha una buonissima possibilità di essere posizionati bene nei motori di ricerca. Va detto che leggendo le esperienze di alcuni colleghi, è molto più raccomandabile arrivare intorno alle 1000 pare se si vuole arrivare a un buonissimo posizionamento, per arrivare introno alle 2500 parole se si vuole arrivare a sfondare con keyword e quindi argomenti molto competitivi.
Dovete fare molta attenzione a questa cosa. Può capitarvi di dover affrontare lo stesso argomento in periodi diversi, soprattutto se avete un progetto web che segue molto l’evoluzione della tecnologia o della cronaca quotidiana.
Quindi dovete dare molta attenzione ed evitare di realizzare contenuti duplicati sul proprio sito o blog. In questo caso quello che dovete fare è cercare di realizzare un titolo abbastanza assomigliante, utilizzare una keyword possibilmente diversa e con un contenuto il più possibile diverso da quello precedente.
Prima si parlava di link e quindi direi che sarebbe opportuno parlare degli URL che indicano i contenuti del vostro progetto web.
È molto importante trasformare un URL così www.iltuosito.it/123/23/p=?589541 in www.iltuosito.it/vacanze-a-venezia.
In poche parole dovete sapere che anche l’URL è un’ottimo posto in cui andare a inserire la keyword principale del contenuto che si sta scrivendo oppure aggiornando.
Lo già detto precedentemente, quando ho parlato delle immagini e del loro peso, ma ho specificato anche in un vecchio post, come la velocità di caricamento di un sito è rilevante per i motori di ricerca.
Quindi cercate di realizzare pagine e post leggeri, con contenuti visivi di buona qualità, ma senza esagerare nel peso.
Un consiglio, se come fonte di monetizzazione utilizzate i banner pubblicitari, cercate di non abusare di essi, provate a tenere un numero minimo e rispettoso.
Partiamo da questa premessa, le interazioni social con il proprio post o la propria pagina per il momento non sono determinanti per il posizionamento del contenuto sui motori di ricerca. Quindi di per se i tasti social non hanno in questo momento una rilevanza su un’ottimizzazione SEO on-page. Però va detto che questi sono utili nella distribuzione dei vostri contenuti nelle reti social, ed ecco che un contenuto di qualità possa diventare una fonte per qualcuno che vuole trattare lo stesso argomento oppure migliorare il proprio post. Ed ecco che in questo caso si può arrivare ad un link earning che vi dà un grande vantaggio in chiave SEO.
Ecco perché ho inserito in questo post di ottimizzazione SEO on-page la voce dedicata ai tasti social.
Ti chiederai, che senso ha parlare del fatto che un sito è mobile friendly o meno in un post che riguarda l’ottimizzazione SEO on-page?!?
È semplice, devi sapere che dalla famoso 25 Aprile 2015 quando fu lanciato un piccolo tweak nel algoritmo di Google dando vita alla famosa Mobilegeddon, la società ha ottimizzato e chiesto ai possessori di progetti web di ottimizzare e rendere i proprio progetti web il più mobile frendly possibile.
Diciamo che per una ricerca fatta da desktop il vostro sito non rischia di perde le posizioni prese nella SERP, ma se la stessa ricerca viene fatta da un tablet o da uno smartphone e il vostro sito non è mobile friendly state molto sicuri che le posizioni acquisite le perdete.
Quindi ecco che è inutile lavorare ad un’ottimizzazione SEO on-page per un sito che poi rischia di perdere posizioni dal mobile. Vorrei ricordarvi come oltre il 44% degli italiani possiede uno smartphone e che ben 18.2 milioni di italiani navigano sul web in mobilità?
Nell’ottica dell’ottimizzazione SEO on-page si deve prendere comunque in considerazione la Bounce Rate o meglio Frequenza di Rimbalzo. Va comunque detto che attualmente non è un problema, ma che a lungo andare può diventarlo.
Partiamo dal presupposto che il contenuto/i del vostro progetto web si posizioni nelle SERP di Google o di qualsiasi altro motore di ricerca. Poi l’utente immette nel motore di ricerca una query e trova il vostro progetto ma poi, dopo averlo cliccato, preme subito il pulsante indietro, chiude la pagina o ritornano su un’altra scheda del loro browser, per tornare alla SERP e scegliere un altro contenuto.
Questa azione viene presa in considerazione da Google e anche da altri motori di ricerca e la registrano tra le interazioni. Quindi il fatto che molti utenti tornino subito alla SERP dopo aver visitato per pochi secondi il vostro progetto web, potrebbe essere interpretato dai motore di ricerca come contenuto non gradito e che non merita quella posizione.
Questo significa che questa tipologia di azione può portare a retrocessione nel ranking.
Di seguito vi segnalo un mio vecchio post dedicato proprio a questo argomento: Come si riduce il valore di bounce rate?
Questa è la mia checklist dedicata alla SEO on-page, sicuramente non è una guida definitiva ed è sicuramente una guida che man mano può essere ottimizzata e che può variare da caso a caso. Come al solito spero che anche questo post sia di vostro gradimento e che possa esservi utile, poi vi ricordo che io e il team di InsiDevCode siamo sempre a vostra disposizione per qualsiasi domanda o richiesta.
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Blogger e Sviluppatore, appassionato sin da piccolo dell’informatica e di tutta la tecnologia.