YUM (Yellowdog Updater Modified) è un gestore di pacchetti a riga di comando che permette di installare/aggiornare/cancellare pacchetti in formato .rpm.
Creato inizialmente dall’azienda Terra Soft con il nome di “yup” (Yellow Dog Updater), venne ulteriormente migliorato grazie all’opera di alcuni studiosi presso la Duke University (nella Carolina del Nord, USA) diventando yum (Yellow Dog Updater, Modified). E’ stato il gestore dei pacchetti predefinito nelle distribuzioni GNU/Linux Red Hat Linux, Yellow Dog Linux ed in Fedora, prima di essere sostituito nel 2015 da dnf (Dandified Yum).
Per utilizzarlo quindi sarà necessario aprire una shell ed ovviamente loggarsi come amministratore di sistema (tramite il comando “su”).
Yum, come il programma rpm, calcola le dipendenze, ma al contrario di quest’ultimo non si limita semplicemente a segnalarle, ma è in grado di risolverle automaticamente, scaricando i files necessari per un certo programma in sede di installazione del relativo pacchetto.
E’ anche possibile configurare yum, agendo sul file /etc/yum.conf. Esso ha molte opzioni, per maggiori informazioni potete consultare il manuale. la sintassi di utilizzo è:
yum [opzioni] [COMANDO] nomepacchetto
INSTALLARE PACCHETTI:
yum install nomepacchetto
verrà installato un progrmma chiamato nomepacchetto
yum install nomepacchetto nomepacchetto2
verranno installati due programmi, chiamati rispettivamente nomepacchetto e nomepacchetto2
AGGIORNARE PACCHETTI:
yum update nomepacchetto
verrà aggiornato un progrmma chiamato nomepacchetto
yum update nomepacchetto nomepacchetto2
verranno aggiornati due programmi,chiamati rispettivamente nomepacchetto e nomepacchetto2
yum update
in questo modo verranno aggioranti tutti i pacchetti presenti nella machina.Il processo potrebbe richiedere un tempo abbastanza elevato
NOTA: lanciando yum update verrà aggiornato anche il kernel
yum check-update
Questo comando permetterà di verificare se esistono aggiornamenti possibili per pacchetti installati nella macchina. Il programma restituirà due valori:
0: nessun aggiornamento trovato
100: nella vostra macchina ci sono pacchetti che dispongono di un aggiornamento.In questo caso verà resentata la lista di pacchetti aggiornabili.
NOTA: yum check-update non installerà alcun pacchetto,solo verificherà la presenza di aggiornamenti
yum upgrade nomepaccheto nomepacchetto2
svolge una funzione simile al comando “yum update nomepacchetto”, la differenza è rappresentata dal fatto che yum upgrade aggiornerà anche pacchetti divenuti obsoleti (cioè per i quali non vengono più rilasciati aggiornamenti). E’ utile aggiornare il sistema tramite yum upgrade se si desidera cambiare versione della distribuzione aggiornando(per esempio) Firefox 16.0 a Firefox 17.0
RIMUOVERE PACCHETTI:
yum remove nomepacchetto nomepacchetto1
NOTA: verrà cancello anche ogni pacchetto che dipende dal programma che si desidera rimuovere
EFFETTUARE RICERCHE SUI PACCHETTI:
L’argomento search permetterà di cercare un pacchetto partendo dalla sua descrizione,dal suo sommario o dal suo campo di appartenenza.
yum search
Può essere molto utile se si ricerca un pacchetto del quale non si conosce il nome ma si è a conoscenza della funzione o comunque di una parola ad esso legata.
OTTENERE INFORMAZIONI SUI PACCHETTI:
In questo caso useremo l’argomento provides:
yum provides nomefile
potrà essere usato per determinare quale programma fornisce il determinato nome file.
esempio:
yum provides gimp.so
restituirà:
nico@mycomp ~ $ Installed package: gimp-perl.i386 37:1.7-0.1.0 matches with libmozjs.so 1 result returned nico@mycomp ~ $
yum info (seguito eventualmente da [OPZIONI])
può essere usato per ottenere delle descrizioni e delle sommarie informazioni circa i pacchetti.
yum list
(seguito eventualmente da [OPZIONI]) consente di ottenere maggiori informazioni sui pacchetti.
yum list available
Consentirà di ottenere la lista completa di programmi installabili nel vostro sistema e reperibili nei repository.
yum list updates
Consentirà di ottenere la lista completa di programmi aggiornabili nel vostro sistema e reperibili nei repository
yum list
(eventualmente seguito da uno o più [ARGOMENTI]) Consentirà di ottenere la lista di pacchetti specificati in [argomento] reperibili nei repository
yum list extras
PULIRE LA CACHE DEI PACCHETTI:
yum clean
(seguito eventualmente da [OPZIONI])
Alcuni esempi, con relative spiegazioni:
yum clean packages
L’opzione consente di eliminare tutti i pacch eti presenti nella cache.
yum clean headers
Questa opzione consentirà di cancellare tutti i file headers usati da yum.Al primo utilizzo di yum dopo questa opzione si costringerà yum sarà a scaricarli nuovamente.
yum clean oldheaders
Questa opzione consentià di eliminare gli headers non più utilizzati da yum per la localizzazione nei repositories dei pacchetti.
yum clean all
Con questa opzione verranno attuate contemporaneamente yum clean packages e yum clean oldheaders.
Queste opzioni possono essere abbinate ai comandi visti in precedenza rispettando la sintassi come riportato all’inizio della guida.
-h oppure -help
in questo caso il programma mostrerà una pagina di help riassuntiva mostrante i comandi.
-v oppure –version
In questo verrà restituita la versione di yum installata nel sistema
-y
Utilizzando questa opzione ad ogni domanda verrà risposto yes (si) automaticamente
-c indirizzo
Questa opzione permetterà di specificare un indirizzo da cui il file verrà prelevato. E’ possibile immettere come indirizzi http, ftp, ed url in locale.
-d numero
L’opzione -d seguita da un numero intero compreso tra 0 e 10 consente di impostare il livello di output del degub. In altre parole consente di stabilire la quantità di output che verranno stampati nella console.
Inserendo il numero 0 si otterrà il livello minimo di debug, mentre impostando il livello 10 si otterrà il massimo livello di informazioni.
-e numero
L’opzione -e seguita da un numero compreso tra 0 e 10 consente di impostare il livello di output degli (eventuali) errori.In altre parole consente di stabilire la quantità di output di errori che verranno stampati nella console.
Inserendo il numero 0 verranno stampati solo gli errori considerati critici,impostando 1 si otterranno errori considerati critici più errori ritenuti molto importanti.
-t (sta per tollerant)
Inserendo quest’opzione il sistema non stamperà a video gli errori che riguardano i pacchetti. Ad esempio digitando
yum install xine thunderbirds quanta
non si completerà l’installazione perchè se uno dei programmi risulta già presente, terminerà con un errore.
yum -t install xine thunderbirds quanta
yum completerà l’installazione anche se uno dei programmi risulti già presente.
-R tempo (espresso in minuti)
Inserendo questa opzione sarà possibile stabilire il tempo massimo che yum attenderà prima di compiere il comando richiesto.
-C (sta per cache)
Inserendo questa opzione yum lavorerà prima nella memoria cache e non scaricherà o aggiornerà alcun headers sino a quando non avrà terminato l’azione richesta.
–exclude
Quest’opzione permette di escludere uno o più pacchetti dal comando cui essa si riferisce. Ad esempio:
yum --exclude xorg --exclude xine update
escluderà dall’aggiornamento xorg e xine
–download-only
Inserendo questa opzione i pacchetti non verranno installati ma solo scaricati nella url/var/cache/yum/nomerepository e sarà poi necessario un’installazione manuale
–installroot=url
ove url l’indirizzo della directory di root (la home dell’utente, secondo lo standard corrisponde a /root). In questo modo sarà possibile installare i pacchetti non nella directory dell’utente ma in quella di root
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Utente ed appassionato di GNU/Linux nonchè collaboratore occasionale di insidevcode.eu, realizza principalmente guide e articoli per il sito rivolti agli utenti che vogliano approfondire la conoscenza di vari aspetti della citata famiglia di sistemi operativi, ed all’informatica in generale.