Sviluppo di applicazioni mobile cross-platform
Come posso sviluppre un’applicazione cross-platform? Esiste un modo per sviluppare un’applicazione cross-platform? Lo sapevi che tu puoi decidere di sviluppare applicazioni cross-platform utilizzando solo HTML5, CSS e JavaScript?
A tutte queste domande ci sono varie risposte. Però principalmente io rispondo così: Si puoi, immagina e utilizza Intel XDK.
Nelle pagine di InsiDevCode, abbiamo già parlato di questo tool super potente e marchiato Intel, però adesso tocca a una serie di articoli e anche slide che vi illustreranno come sfruttare al meglio questo strumento di sviluppo.
Quello che io mi auguro e spero di riuscire nel mio intento, è quello di realizzare tutta una serie di post/slide e discussioni, utili per farvi capire quanto può essere semplice e allo stesso tempo difficile sviluppare un’applicazione per un dispositivo mobile. Non è la prima volta che realizzo cose del genere, basta leggere queste slide: La tua prima app per Ubuntu Touch. Poi vi sono anche tutte le altre dedicate alla piattaforma Android. per non parlare dei post dedicati alla cara schedina Arduino.
Ritornando al cuore di questo post e di quelli futuri, vi posso dire che sostanzialmente la dove non sarete voi a programmare in modo diretto, riuscirete comunque a capire che le applicazioni che eseguite tutti i giorni sul vostro dispositivo mobile sono di tre tipi.
Applicazioni Mobile di tipo Web
Questa tipologia di applicazioni sono sostanzialmente dei siti web progettati per funzionare come se fossero delle applicazioni mobile vere e proprie. PERÒ, perché c’è sempre un però in questi casi, Questa tipologia di applicazioni sono eseguite in un web browser sul dispositivo. Quindi ufficialmente l’applicazione è un browser che racchiude tutta una serie di pagine che voi visitate e con cui interagite.
Applicazioni Mobile di tipo Native
Questa tipologia di applicazioni è sviluppata con uno specifico linguaggio di programmazione come ad esempio: Objective-C in ambito iOS, Java in Android oppure per i sistemi per il sistema operativo che anima gli smartphone BackBerry oppure per esempio C#(C_sharp) in Windows Phone. Va anche detto, che per quello che riguarda Android, tra non molto ci sarà pure Dart e per la piattaforma iOS ci sarà il linguaggio Swift. Questi due linguaggi stanno prendendo pian piano piede. Quindi cominciate a studiarli.
Ritornando al discorso della applicazioni cosiddette attive a differenza delle sorelle applicazioni mobile web, esse possono accedere a tutte le funzionalità del dispositivo e del sistema operativo. Quindi tra queste troviamo applicazioni per scattare e modificare le foto, applicazioni per fare e condividere video, gioco 2D & 3D, chi più ne ha più ne metta.
Applicazioni di tipo Hybride Native
Con questa tipologia di applicazioni, arriviamo al succo del discorso e del post, si perché nelle prossime puntate le applicazioni Hybride Native, andranno a caratterizzare questo mio sforzo di spiegarvi come si possono realizzare.
Tanto per cominciare a capirci, le applicazioni Hybride Native sono sviluppate con una combinazione diHTML5 +CSS + JavaScrispt, ma a differenza delle sorelle applicazioni web vengono eseguite in un contenitore nativo.
In più le applicazioni Hybride Native hanno la capacità, come le applicazioni Native di accedere a tante funzionalità dei dispositivi e del sistema operativo come ad esempio la fotocamera, il giroscopio, l’accelerometro, i tasti del volume, il gestore delle chiamate etc.
Adesso, come mi capita spesso, tu che sei alle prime armi oppure che ti vuoi cimentare solo adesso in questo mondo, ti starai chiedendo: Va bene le prime due tipologie le conosco già, le ho già viste all’opera, conosco vantaggi e svantaggi, ma a cosa mi serve saper sviluppare un’applicazione di tipo Hybride Native?
Queste è una bella domanda e nei ultimi tempi, soprattutto da quando ho cominciato a parlare del tool Intel XDK, la ricevo spesso.
Quindi ecco la mia risposta in 5 punti:
- Si risparmia in termini di risorse umane. Quindi se non hai un gruppo grande di collaboratori/amici, la puoi realizzare anche da solo l’applicazione. Invece, se sei un’azienda sicuramente risparmi sul fatto di pagare un team che la sviluppa per te l’applicazione, ma puoi realizzare già un team all’interno della società.
- In termini di apprendimento, le applicazioni Hybride Native tendono a facilitare di molto l’apprendimento delle nuove tecnologie e anche dello sviluppo. Quindi, te sviluppatore finale avrai la vita più facile.
- Se parliamo di un tool come Intel XDK, devi capire che i costi legati allo sviluppo ed ai test sono estremamente bassi, se non quasi inesistenti. Perché per esempio all’interno di Intel XDK avrai una serie di strumenti che lo faranno in modo veloce e senza dover pagare per forza.
- Un’applicazione Hybride Native è di facile distribuzione per tutti, quindi significa che la tua applicazione sarà in grado di girare su tutti i sistemi operativi mobile, quindi: Android, Ubuntu Touch, Tizen, iOS, Windows Phone e BlackBerry, tanto per citare alcuni.
- L’applicazione da te sviluppata potrà essere distribuita in modo gratuito oppure a pagamento attraverso i Store ufficiali di tutte le piattaforme, come se fosse un’applicazione nativa.
Ordunque siamo arrivati alla fine, quindi come tema per casa, ti lascio un paio di link così fino al prossimo appuntamento ti prepari per bene tutti gli strumenti necessari.
Link:
Intel XDK: il tool per realizzare app multipiattaforma in HTML5
Intel XDK (Download Tool)
Documentazione Ufficiale Intel XDK
Documentazione Bootstrap >>>framework è già integrato in Intel XDK
Nel mentre e prima di concludere, magari per chi è già uno sviluppatore e per chi già conosce il mondo web, vi lascio il link a questo manuale: Impara a programmare con Intel XDK partendo da zero
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Blogger e Sviluppatore, appassionato sin da piccolo dell’informatica e di tutta la tecnologia.
