Parola del Giorno: Compilatore

Nell’appuntamento odierno dedicato alla Parola del Giorno, andremo a scoprire il termine Compilatore.

Nel mondo dell’informatica e della programmazione, il compilatore altro non è che un programma che traduce automaticamente il codice scritto in un determinato linguaggio di programmazione (codice sorgente), per esempio il linguaggio C, in istruzioni di un altro altro linguaggio (codice oggetto). Solitamente un compilatore è composto da un analizzatore lessicale, un parser, un ottimizzatore e un generatore di codice.

Compilatore

Quando si utilizza un compilatore?

Questo strumento, anche se invisibile il più delle volte, si utilizza per tradurre un programma o meglio un codice sorgente C in linguaggio assembly, ovvero in istruzioni eseguibili dal calcolatore.

Quando fu creato il primo compilatore?

Il primo compilatore vede la luce nel lontano 1952 dall’idea e dalle mani di Grace Marry Hopper per il linguaggio A-0. Poi nel 1957 fu la volta del team Fortran, all’interno dell’IBM, guidato da Josh Backus, che realizzarono il primissimo compilatore completo di tutte le funzioni necessarie. Dopo questi due arrivo anche il GCC (GNU Compiler Collection, in origine GNU C Compiler), creato nel 1987 da Richard Stallman come parte del sistema GNU.

Schema di compilazione

compilatore: schema di compilazione

Il compilatore riceve il programma sorgente e produce il file oggetto. Il programma linker collega più moduli oggetto (chimasi librerie) prodotti dal compilatore in un unico programma eseguibile (per esempio file di tipo .bin o .exe).

Conclusione

Questo è e questo fa un compilatore, per il momento la nostra piccola spiegazione finisce qui, all’interno di queste pagine sicuramente incontrerete anche altre volte questo strumento.

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