La prima volta che parlai di Pokémon GO, una gaming app rivoluzionaria per gli smartphone, fu nel lontano 6 Luglio. Quella volta mi limitai solo ed esclusivamente di riportare la disponibilità dell’apk che permetteva alle persone di avere in anteprima Pokémon GO e di poterla utilizzare, così come un giorno più tardi parlai di come la polizia australiana lanciò l’allarme sul suo utilizzo in modo scorretto.
Bene da allora e fino a qualche giorno fa, sull’applicazione o meglio la gaming app Pokémon GO se ne sono dette di tutti i colori, ma la più grossa cavolata sono stati tutti quei post da titolo:
Non nego il fatto che ho criticato tutti quelli che generavano post del genere e che in realtà non portavano nessun dato concreto, se non delle semplici affermazioni come: “rispetto alla settimana scorsa, abbiamo guadagnato meglio” oppure “grazie al PokéStop i miei clienti hanno incrementato le entrate”.
L’ho detto ai tempi e lo dico oggi, con i dati alla mano, che Pokémon GO era solo un fenomeno del momento. Perché dico questo?
Semplicemente perché Pokémon GO è ed era la rivoluzione del momento, perché portava per la prima volta la Realtà Aumentata a portata di molti. Pokémon GO riportava in vita un vecchio gioco che appassiono diverse generazioni di ragazzi e ragazze. Queste sono alcune delle cose che hanno portato questa gaming app al successo mondiale.
Però nessuno ha preso in considerazione alcune cose tecniche come:
Queste cose qua a lungo andare, anche se sono stati rilasciati degli aggiornamenti, hanno reso scontente le persone che si vedevano consumare la batteria e soprattutto il credito.
Si sfortunatamente Pokémon GO sta perdendo l’engagement e la popolarità. Non è Flavius Florin Harabor che sostiene questa cosa, ma i numeri rilasciati da Axiom Capital Management, società per investimenti e aziende come Sensor Tower, SurveyMonkey, Apptopia e Socialbakers.
Tutti hanno fotografato e analizzato momento per momento il successo che questa gaming app stava avendo, per poi restituire de numeri. Perché se vuoi affermare che un prodotto è utile per il business ed è una rivoluzione, devi guardare l’engagement a lungo andare e anche avere dei numeri a portata di mano che giustifichi le tue affermazioni.
Dicono che siamo passati dai quasi 50.000.000 milioni di user quotidiani a quasi 25.000.000 milioni.
Inoltre Apptonia fa vedere come l’engagement non è mai stato così costante:
Socialbakers poi ci mostra come Pokémon GO nel periodo 1 Luglio – 21 Agosto abbia perso interesse anche sui social:
La stessa tecnologia, cioè la Realtà Aumentata ha subito un incremento di popolarità grazie a questa gaming app, però stando ai dati di Google Trends possiamo vedere come l’argomento ritorna ad essere ricercato come a Maggio 2016:
Mi dispiace per coloro che hanno creduto che Pokémon GO potesse essere un vero sistema da utilizzare per il marketing o il business dei propri clienti. Bisogna guardare in faccia la realtà, i numeri dicono altre cose, come che era una bolla gonfiata troppo velocemente e che sarebbe esplosa con un grande botto.
Non nego il fatto che sto ancora aspettando i dati che molti dei sostenitori di Pokémon GO come strumento di marketing, questo perché vorrei veramente capire i quanto dono riusciti ad incrementare e soprattutto per quanto tempo i guadagni dei propri clienti.
Niente va riconosciuto che gli sviluppatori della gaming app Pokémon GO sono riusciti a portare sul mercato del gaming qualcosa di rivoluzionario. Va apprezzato lo sforzo degli sviluppatori nel realizzare la prima applicazione con realtà aumentata. Sforzo che tra le altre cose vedrà entrare nelle casse degli sviluppatori qualcosa come 1 miliardo o 1.5 miliardi di dollari, somma da non sotto valutare.
Insomma Pokémon GO non è for business, vedo un declino costante e sfortunatamente non ci sono gli estremi, ma anche i numeri per dimostrare che si questa gaming app ha generato guadagno a terzi e non al gruppo di sviluppatori che c’è dietro. Però una cosa è certa, le azioni della Nintendo e del gruppo dietro a questo progetto sono schizzate alle stelle.
Ecco questo è quello che penso e quello che in questi due mesi ho raccolto, adesso aspetto le vostre impressioni nei commenti qui sotto.
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Fonte: bloomberg.com & fortune.com & pcmag.com
Blogger e Sviluppatore, appassionato sin da piccolo dell’informatica e di tutta la tecnologia.