Ormai, così si dice, il futuro è nel Cloud, “nell’internet”. Secondo quest’ipotesi sono stati ad esempio realizzati programmi come Google Drive, Dropbox, e veri e propri computer come i Chromebook, basati quasi unicamente sul Cloud. Per farvi un esempio un Chromebook non immagazzina quasi nessun dato sul disco rigido, ma vanno quasi tutti sul Cloud, che sia Google Drive o meno (escluso sistema operativo ovviamente). Sempre secondo questa previsione, è stato creato Cloud9.
Cloud9 è un servizio offerto sia gratuitamente, sia con piani a pagamento, per poter sviluppare codice direttamente dal browser. Si presenta come un IDE normalissimo, con a sinistra l’albero delle directory, al centro l’editor, in basso alcune tabs per il terminale il debugging e via dicendo.
Sulla destra potete far comparire altre barre per, ad esempio, la programmazione in team sullo stesso file, i comandi per il debugger, ecc..
Portabilità ed Ordine. Con Cloud9, cambiando PC, o cambiando spesso sistema operativo durante l’anno, non avrete problemi. Tutto è legato ad un account, gratuito o meno. Inserite utente, password, et voilà, avete TUTTI i vostri progetti a portata di click. Infatti avrete tutti i vostri progetti racchiusi in un IDE, e potrete cambiare da uno all’altro senza sforzi di ricordarsi in quale cartella l’avevate messo.
Bassissimo consumo di Risorse. Infatti tutto il sistema gira soltanto lato server, non sul vostro PC. Voi vedete soltanto l’interfaccia. Questo significa che potrete aprire 20 progetti diversi nello stesso tempo, sul computer più “scarso”, e non sentire cali di prestazioni.
Server gratuito. Sotto certi limiti di CPU e Memoria dettati dal piano (gratis o meno), potrete utilizzare Cloud9 come un server su cui far girare il vostro programma.
Linguaggi e Servizi supportati. Cloud9 offre una vastissima gamma di linguaggi già pronti all’uso, da C, C++, a Mono, Ruby, Python, Java, NodeJs, PHP, JS e chi più ne ha più ne metta. Oltre ai linguaggi supportati, ci sono anche i servizi, come Openshift o Heroku, gestiti tramite i loro client (rhc e heroku da linea di comando).
Team. Da non sottovalutare c’è la possibilità di programmare insieme ad un team, editando lo stesso file senza problemi.
Dal Web, per il Web. Cloud9 è pensato inizialmente come IDE per Web Development, quindi se programmate solamente in linguaggi come C, o Java, vi ritroverete un po’ svantaggiati rispetto a chi programma in NodeJs o PHP.
Privacy. Sebbene il Cloud sembri essere il futuro, molti grideranno al complotto. Infatti tutti i nostri progetti saranno hostati su un computer non nostro. Tuttavia potete leggere, oh amanti della privacy, il documento a tal proposito.
No accesso fisico. Derivante dal fatto che i progetti non sono fisicamente sul nostro computer, avrete meno “libertà” su di essi. Per esempio non potrete copiarli su una chiavetta, o non potrete connettere il cellulare per debuggare un’app Android. Per il resto però potrete fare praticamente tutto, infatti il terminale a vostra disposizione vi permette di modificare i file con qualsiasi normalissimo comando linux.
Se volete provarlo, non vi resta che andare sulla homepage di Cloud9.
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