Droidcon Italy 2017: 4 chiacchiere con Massimo Frasson

Nuova settimana e nuovo appuntamento dedicato alle interviste che ci postano pian piano, anzi no ormai ci portano di corsa verso il droidcon italy 2017 di Torino, quindi ecco che la serie di interviste dedicate ai relatori che ne faranno parte oggi arriva alla seconda puntato. Quindi ecco che il secondo relatore che ha scelto di sacrificarsi e farsi intervistare da noi di InsiDevCode è Massimo Frasson.

Prima di passare a conoscere Massimo, va detto che per me è un grande onore e sono molto felice di averlo intervisto, questo perché pure lui è inscritto alla stessa università che ho frequentato io e allo stesso tempo collabora con dei super ragazzi, cioè quelli di Belka che erano ex compagni di studio. Però direi che adesso mi fermo qui e vi lascio all’intervista.

droidcon italy 2017_intervista_Massimo Frasson

Massimo Frasson ci risponde:

Ciao Massimo Frasson, puoi presentarti velocemente al pubblico.

Mi chiamo Massimo Frasson e ho 21 anni. Sono originario di Cittadella (PD) ma ormai vivo a Trento da un paio di anni per frequentare l’università.
Sempre da un paio di anni collaboro con Belka, che dà un gran valore aggiunto alla mia formazione professionale. Nonostante sia difficile a volte far convivere questi due impegni, penso che università e lavoro non possano essere divisi, almeno nel mio caso.

Di cosa ti occupi principalmente?

Io sono 50% del tempo studente universitario e 50% sviluppatore per Belka. In Belka ci occupiamo di soluzioni software personalizzate in base alle necessità del cliente. Visto che i problemi dei clienti son sempre diversi, le mansioni sono abbastanza varie e devo ammettere che è un elemento che mi piace molto. Ho sviluppato all’incirca per un anno per iOS e WatchOS, per poi passare su Unity. Infine nell’ultimo mese ho lavorato con le classiche tecnologie web: Javascript, CSS, HTML.

Che formazione hai avuto?

Ho frequentando l’istituto tecnico Eugenio Barsanti di Castelfranco Veneto (TV), seguendo il percorso Informatica.
Successivamente nel 2015, dopo il diploma di maturità mi sono iscritto all’Università di Trento al corso di Informatica che tutt’ora frequento. Oltre ai percorsi scolastici, devo molto della mia formazione ad internet dove ho avuto accesso a un mare di informazioni e chiaramente all’esperienza professionale che porto avanti dal 2015.

Perché hai scelto Android come piattaforma di sviluppo?

La mia esperienza con lo sviluppo Android è “iniziata” tardi, ossia con lo sviluppo del gioco Tricky Traps. Fondamentalmente sono stato obbligato dagli eventi in quanto il gioco doveva essere multipiattaforma e alcune volte non si può restare nel livello astratto di Unity. Android come numero assoluto di dispositivi è leader del settore mobile e non può assolutamente essere trascurato, per cui ho dovuto comprenderne meglio il funzionamento.

Come sviluppatore Android e iOS, quale delle due consiglieresti per ad una persona che vuole buttarsi nel mondo dello sviluppo di applicazioni mobile?

Sicuramente fra le due piattaforme c’è un importante gap di investimento iniziale. Per chi ci leggesse e non fosse informato, per sviluppare per iOS è necessario possedere una macchina con macOS. Chiaramente se l’investimento iniziale per lo sviluppo su iOS non può essere sostenuto, la scelta obbligata diventa Android. Assumendo però che non esista il problema economico io sarei propenso a suggerire iOS. Il fatto è che per lo sviluppo Android le variabili in campo sono molte per un novizio: l’installazione dell’environment sulla propria macchina può dare dei problemi ed il supporto di una moltitudine di device diversi sia dal lato software che hardware non è sicuramente banale. Dal lato iOS le garanzie sull’environment di sviluppo (xCode) sono maggiori: è tutto prodotto per funzionare su un numero di computer limitato e ben conosciuti. Dal punto di vista del numero di device non serve nemmeno parlarne suppongo 😉

Perché è importante saper programmare e come questo ti ha permesso di trovare lavoro o guadagnare?

Sicuramente è importante saper programmare in quanto il settore dello sviluppo software è in fortissima espansione e le risorse richieste dal mercato sono molte. Inoltre saper programmare aiuta a costruire un solido modo di pensare. Per me programmare è soprattutto una passione e penso sia questo che paghi davvero nel mondo del lavoro, indipendentemente che si tratti di scrivere del software o di fare la pizza.

Di che cosa parlerai al droidcon italy 2017 e perché ha scelto questo argomento?

Al droidcon parlerò dell’ambiente di sviluppo Unity 3D. Ho scelto questa talk perché nell’ultimo anno è stato il mio principale impiego e mi sono reso conto di quanto questo sia un tema di interesse nel mondo dello sviluppo software. È molto attraente per gli sviluppatori in quanto consente di fare applicazioni grafiche complesse con particolare semplicità e multipiattaforma! Ritengo anche che in questi ultimi anni Unity sia cresciuto molto come prodotto e non a caso è leader del settore dello sviluppo videogame indie.

Quali sono i progetti che hai in corso o che hai realizzato fino adesso?

In passato mi sono occupato di sviluppo iOS creando un’app di gestione eventi richiesta da un cliente e un’app per apple watch richiesta da una startup che fa lucchetti smart per biciclette.
Nell’ultimo mese invece sono stato impiegato nello sviluppo di un gioco per Redbull che coinvolge una vending machine ed un terminale. Non spoilero oltre 😉 (Andate a codemotion)

Nell’ultimo anno circa invece ho lavorato al primo gioco di Belka: Tricky Traps.
Il progetto è nato in modo molto casuale: per curiosità stavo guardando Unity nel mio tempo libero. In breve: è comparsa in ufficio una copia fisica di Tricky Traps e quasi per scherzo in pausa caffè è nata l’idea di riprodurlo in digitale. Fortuna vuole che abbiamo trovato un modello 3D di Tricky Traps nei meandri di internet e quindi abbiamo capito che il gioco s’aveva da fare. È passato un lungo anno, ma Android ci ha premiato come numero di utenti e guadagni, più che iOS 😉
Inoltre posso già annunciare che in Belka abbiamo pronto il concept per un nuovo gioco, a breve inizieremo la fase di game design.

Secondo te, perché un evento come il droidcon è così importante?

L’informatica è un settore molto vasto, dove è veramente impossibile sapere tutto e dove è altrettanto difficile restare aggiornati su tecnologie e processi di sviluppo, perché in fondo oltre ad aggiornarsi bisogna produrre e questo richiede tempo. Eventi come droidcon permettono alle varie comunità di raccogliere spunti per migliorarsi innanzitutto ed in secondo luogo, ma non per importanza, permettono di creare contatti.

Se vi siete sempre chiesti come iniziare a fare un gioco o avete cercato di imparare Unity ma non sapete bene cosa state facendo, la mia talk è il posto dove essere il 7 aprile!

Conclusione

Il sottoscritto e tutto il team di InsiDevCode, ma anche gli organizzatori di droidcon italy 2017, ringrazia Massimo Frasson per il tempo dedicato e le risposte che ci ha offerto. A noi non ci resta altro da fare che invitarvi a Torino dal 6 al 7 Aprile. Se non avete ancora acquistato il biglietto, affrettatevi a farlo direttamente da qui.
Continuate a seguirci da vicino per tante altre novità dal droidcon 2017 in quel di Torino. Ci vediamo alla prossima intervista e alla prossima novità dal droidcon italy 2017, seguite da vicino la pagina dedicata da noi a questo evento.

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